NAPAPIJRI NEW YORK
E’ il primo flag-ship store di Napapijri, uno dei marchi leader nel settore abbigliamento sportswear. Il negozio è ubicato in Mercer Street nel cuore di Soho a New York . Lo spazio si sviluppa in profondità secondo la sua dimensione prevalente perpendicolare alla strada sulla quale presenta un ristrettissimo affaccio. Il progetto tenta di interpretare il tema della profondità spaziale attraverso la messa in scena di sequenze dotate di una forte identità formale . Varcata la soglia il primo ambiente è definito da due materiali, legno di rovere per soffitto e pavimento vetro stampato retroilluminato per le due pareti d’ambito.
Sulle pareti di vetro la stampa (realizzata attraverso le nuove tecnologie di sublimazione) riproduce a grandezza naturale un bosco di betulle; le immagini fotografiche hanno al tempo stesso un carattere decorativo e spaziale. Decorano lo spazio e allo stesso tempo simulano virtualmente uno spazio naturalistico. L’impressione è quella di camminare su un ponte in un bosco di betulle. Stagionalmente le immagini vengono sostituite. Il progetto prende così una dimensione temporale consentendo al negozio di rinnovare periodicamente la propria immagine. Il secondo ambiente funge da snodo tra il grande scenografico spazio vetrina d’ingresso e il denso spazio espositivo terminale.
Questa porzione di negozio è dedicata agli accessori e vi campeggia una grande cassa centrale rivestita in metallo. L’intero ambiente è definito da un colore rosso intenso che avvolge pareti e soffitto. L’ultimo episodio spaziale è interamente costruito attraverso una “operazione architettonica di montaggio” . L’unità di base è costituita da un listello di legno di rovere che aggregandosi come una sorta di lego forma pareti e pavimento. Ogni tanto uno di questi listelli manca lasciando nella parete o nel pavimento un’ asola capace di accogliere mensole a tubi espositivi.
L’intento progettuale è rivolto a eliminare la separazione tra involucro architettonico e sistema espositivo a favore di un sistema integrato nel quale il valore delle superfici e della costruzione dello spazio assume un ruolo centrale nell’immagine complessiva. A chiudere questo ambito espositivo e l’intero negozio una piccola serra illuminata da un lucernario nella quale tra piante e vegetali si nascondono i camerini di prova. La natura virtuale che ci aveva accolto all’ingresso trova il suo contrappunto reale in quest’ultimo episodio spaziale.